Mostra personale 2017

MOSTRA PERSONALE DI CLAUDIO SCHIFANO A PALAZZOLO ACREIDE: SUCCESSO DI VISITATORI.

Le sale del Palazzo Municipale di Palazzolo Acreide sono state scenario della mostra personale di pittura del siracusano Claudio Schifano. “Pathos” il titolo dell’esposizione dell’artista che ha avuto luogo dal 5 al 20 agosto nella cittadina montana riscuotendo enorme successo di visitatori.

E’ stato un appuntamento che ha dato possibilità di far ammirare le opere del maestro aretuseo a tantissimi turisti presenti nel periodo centrale dell’estate in provincia; in realtà l’arte di Claudio Schifano nel corso della sua produzione artistica dagli anni 70 ad oggi è più volte sbarcata oltre i confini nazionali. Nel 1981 e 1986 alla Samvel Latiour Gallery di Toronto, nel 2000 alla World Gallery di Miami, nel 2002 alla Scott Hanson Gallery di New York e poi nell’ultimo decennio ha esposto in lungo ed in largo nella nostra penisola (Museo delle Arti e del Geosito dei Monti a Caserta, Palazzo Educatorio della Providenza – Torino, Villa della Tesoriera sempre nel capoluogo piemontese, Galleria Leonardo Da Vinci a Biella, Casinò Sociale del Teatro Verdi a Salerno e Castel dell’Ovo sala delle carceri a Napoli, solo per ricordarne alcuni).

Artista dalla lunga e prestigiosa carriera produttiva, vive e lavora a Siracusa, sua città natale e dove si è formato pittoricamente conseguendo il diploma presso l’Istituto d’Arte di Siracusa e da li iniziando il suo percorso che vede realizzata nel 1973 la sua prima mostra e ad oggi ha continuato per 40 anni gli eventi personali e collettivi in Italia e all’ estero che gli hanno permesso di ottenere molteplici premi e riconoscimenti artistici. Non è una novità se pur sempre un onore questo successo di visitatori- sostiene il suo consulente artistico Ermanno Annino- la presenza in sala di numerose opere di diversa misura e supporti, i cartoni hanno fortemente dimostrato che l’agire precede l’atto simbolico affidato alla pittura, perché è un bisogno fisico. Segnare è un gesto spontaneo, che coinvolge il corpo prima ancora della mente. Sovrapporre, elevare, definire, rimuovere sono tutte azioni successive. Il segno veicola i sentimenti dell’anima, il linguaggio interiore assume forma sulla tela, in perfetta assonanza con la materia che si decide di utilizzare. L’opera finita non è per l’artista un oggetto destinato semplicemente a essere esposto, ma l’inizio di una possibilità dialogica che vuole regalare interrogativi, possibilità di ricerca, occasioni di conoscenza. Il tema centrale dell’operato dell’artista sembra essere la riflessione sull’evoluzione continua dell’animo e sulle sue molteplici sfaccettature.

Ritmi intensi e sovrapposizioni regalano alle sue composizioni un’energia primitiva, creando spazi che sono affacci su un animo sostenuto dalla necessità artistica; strati pittorico materici si avvicendano sulla tela, narrando la storia di un uomo che si confronta con se stesso e con il dilagare delle proprie emozioni, da incanalare attraverso la sperimentazione tecnica. La tela smette di essere tela per diventare persona, capace di mutare periodicamente per evolversi verso una definizione più chiara di se stessa: tra linee sinuose i cambiamenti trovano spazio in orizzonti incerti, l’utilizzo dalle forti pennellate, intense di colore attendono che l’occhio trovi la sua strada, tracce marcate attendono di essere interpretate. Che avvenga nelle sale di una galleria, nella sua casa / atelier, il confronto con le tele di Claudio Schifano si rivela un’esperienza sensoriale ed emozionale intensa, intrecciata saldamente con le radici della nostra essenza più vera.

Il consulente artistico
ERMANNO ANNINO